Dopo una primavera piovosa come solo le primavere degli anni ’80 avevano saputo fare ecco finalmente arrivare la data della gara di Asso, scelta per la coincidenza con la festa della birra.
Graziati da Giove Pluvio per lo stretto intervallo di tempo necessario a far scendere il livello del torrente della prima zona, già più alto del livello ordinario, siamo tornati in questa località che già era stata tanto apprezzata nel 2021.
La possibilità di organizzare questo evento scaturisce ovviamente dall’impegno tecnico e burocratico di Davide Cereda, direttore sportivo e presidente del Team Triangolo Lariano, che tanto si è impegnato per offrire a piloti e pubblico una competizione divertente ma anche spettacolare, a dargli un validissimo supporto abbiamo trovato l’immancabile Caio e il simpatico Giancarlo Prina, entrambi anche coinvolti nel lungo impegno per l’organizzazione della International Old Trial Cup di Caglio.
Come ogni evento, il supporto dell’Amministrazione Comunale di Asso è stato fattivo e sincero, tanto da partecipare alle premiazioni con tanto di Sindaco e di un Consigliere, entrambi soddisfatti dell’evento e delle esibizioni che a fine gara si sono tenute sugli ostacoli posati sul piazzale.
Sebbene la zona del Triangolo Lariano richiedesse in passato documentazione molto laboriosa in termini di impatto ambientale, cosa che scoraggiava dalla organizzazione di eventi fuoristradistici, in queste ultime occasioni, grazie anche alla collaborazione della Comunità Montana, si è riusciti a rendere accessibile le preparazioni documentali agli organizzatori ed appunto anche il Trialario ha potuto tornare ad organizzare.
Sotto un cielo macchiato di nuvolette e con la previsione di una pioggerella verso le ore 14.00, i concorrenti si sono incolonnati al banco della partenza, 83 piloti in tutto, in prevalenza provenienti dalla Lombardia ma anche da Veneto e Trentino, un po’ meno rispetto alle previsioni ma, d’altro canto con la comparsa di nuovi concorrenti che non avevano mai partecipato prima di questa gara.
Liberato il piazzale della partenza dai concorrenti, il gruppo di competitori si è accumulato alla zona uno, la famosa zona del Molino Mauri, il cui proprietario si è anche adoperato per rendere più accessibile con le tavole di legno l’ingresso della zona.
Zona caratterizzata dall’attraversamento del torrente, il Lambro, ancora limpido e ambito da pescatori con tecnica “mosca” e spettacolare per i passaggi sulle rocce che lo delimitano.
Lì c’è stata la maggior quantità di piloti in coda che però non comportava lunghe attese.
Questo guado ha comunque causato qualche problema, sia a quel paio di moto che si sono confrontate con una caduta e conseguente annegamento (poi risolto come quello di Zucchi) sia alle moto d’epoca, che si trovavano costrette a stratagemmi per far asciugare i freni a tamburo resi inefficienti dall’acqua; anche questo è trial.
Da lì in poi cominciavano le zone in territorio boschivo, con alternanza di sottobosco e torrente, i cui sassi, subito dopo i primi passaggi, si sono rivelati mediamente o parecchio scivolosi costringendo ad adottare particolare cautela soprattutto per i concorrenti delle categorie più impegnative che, oltre allo scivoloso, dovevano preoccuparsi degli ostacoli di maggiori dimensioni.
Davvero in progressione le difficoltà riferite alla varie categorie, con la particolarità non frequente del fatto che il percorso giallo ha richiesto l’uso della seconda marcia in parecchie delle zone tracciate nel bosco, analogo discorso per il percorso verde, dove era obbligatorio innestare la seconda marcia nella lastra della seconda zona, eventualmente sul passaggio obliquo del sasso della quarta e nelle salite finali delle zone sei sette e otto.
In questa varietà di percorso, nella categoria dilettanti troviamo Davide Azzoni che con una condotta di gara impeccabile e 8 punti totali si porta sul tetto del podio ai danni di Giorgio Del Pero, che nelle precedenti due gare era arrivato “Uno” (sic!, vd. filmati).
Solo un punto in più per Flavio Anghileri, cambiano i contendenti ma in un modo o nell’altro Anghileri riesce sempre ad essere sul podio confermando che il suo non era frutto di una fortunata combinazione di eventi ed infatti finisce solo un punto in più di Del Pero.
Ottima anche la prestazione di Matteo Molteni, quarto con 14 penalità e ben regolare nelle sue esecuzioni davanti a Davide Orsini che questa volta porta in gara una Montesa 315.
Sebbene sia stimolante provare in gara motociclette sempre differenti, per questo pilota concorre il problema di non aver confidenza con il veicolo ogni volta che si devono fare dei recuperi e ci si trova con reazioni diverse del mezzo.
In risalita al terzo posto troviamo il figlio d’arte Zucchi Alberto Antonio, in crescita tecnica come è giusto che sia a questa età davanti a Piras, che si sta slegando e che prosegue nel suo miglioramento di prestazioni permettendosi per un punto di star davanti a Omar Mascheri, sempre composto ma con un inatteso 3 all’ultima zona che lo retrocede di due posizioni.
Ben 28 concorrenti affollano la categoria amatori, questa volta capitanata da Balossi, che con una condotta di gara senza sbavature e 11 punti totali riesce ad avere la meglio delle moto moderne sebbene in almeno 4 delle zone verdi di Asso fosse necessario effettuare degli spostamenti.
Stabile sul podio e a 18 punti troviamo ancora Roberto Acquistapace, che dopo un primo giro non brillantissimo mantiene bassi i parziali tornando davanti a Vaninetti, che finisce ottimo terzo a 21 punti.
Fornelli, Alippi, Aldeghi e Foini si susseguono in tre punti, davanti a De Angelis sul Fantic 125 che chiude ottavo davanti a Capelli.
Al decimo posto uno sfortunato Zucchi, che dopo l’annegamento della sua vertigo si trova con problemi di spegnimento che aumentano considerevolmente i suoi parziali.
Trionfo di Robba nella expert a 16 punti, il cui percorso prevedeva ostacoli di tutto rispetto ed anche parti notevolmente scivolose, i suoi parziali bassi gli permettono di battere un ottimo Diego Acquistapace sempre atletico e preciso.
Bella prestazione di Alessandro Molatore che termina terzo a 21 punti davanti a Luca Conti con 25 totali.
Ancora in risalita Alessandro Arrigoni, ottimamente piazzato davanti a due piloti di buon calibro, Mattia Ghezzi alla prima esperienza nei blu e Strambini in ombra su questa giornata dopo la vittoria di Delebio.
Torna sulla vetta della categoria Pro Matteo Gianoni, 19 i suoi punti, a testimonianza che il viscido è stato impegnativo anche per i migliori.
Solo 23 i punti del secondo in classifica, Valerio Codega che sovrasta i due astri nascenti, David Magnoglio e il veronese Marco Turco, in vacanza studio presso la scuola trial di Andrea Fistolera approfitta per assaggiare le zone di questo trofeo.
Molto da raccontare ma nulla da aggiungere che non si sapesse già, il superPro Cristian Bassi continua a coinvolgere il pubblico con le sue prestazioni sulle spettacolari zone tracciate per lui e che spesso supera come se non servisse impegno da parte sua; spettacolo protratto grazie agli ostacoli presenti nel piazzale e godibili in attesa della premiazione.
Dulcis in fundo, due le ragazze in gara con Erica Bianchi che per la seconda volta si aggiudica il primo gradino del podio seguita da Jasmine Conti. Sara Maffenini presente ad Asso non ha preso il via a questa gara. Speriamo di vederle presenti tutte e tre a breve.
Con i complimenti del Sindaco e del Consigliere intervenuti per l’occasione, si conclude anche questo riuscito appuntamento, in cui l’impegno di Davide Cereda e di tutti i suoi collaboratori, tecnici e burocratici, è stato abbondantemente apprezzato e premiato.