Ed anche quest’anno è arrivato il momento di tornare in Valle Intelvi, anzi, in Alta Valle Intelvi visto che questo è il recente nome del luogo dove tante e tante gare di Trialario sono state organizzate.I sopralluoghi effettuati nei mesi precedenti auspicavano che non vi fossero turbative climatiche a precludere l’utilizzo di certi ostacoli, e difatti non ve ne sono state, gli ostacoli più spettacolari hanno preso posto nelle zone di questa gara estiva.Rispetto al sopralluogo di inizio maggio sono comparse delle vegetazioni che hanno precluso l’utilizzo di parecchi ostacoli ma la generosità del terreno di sottobosco con sassi soprattutto della parte vicino all’Alpe Lissiga, consentiva di trovare ampia scelta di altre difficoltà interessanti.Anche dopo una fortunata serie di gare già disputate, il terreno di Lanzo ha consentito alla tracciatura di ben figurare, porzioni di greto di torrente secco o umido, sassi e lastre con rampe coperte di foglie o terra morbida hanno consentito ai piloti di muoversi su fondi diversi, cimentandosi anche in tecniche di guida differenti.Anche qui, come già a Colico; Ballabio e Samolaco, ostacoli di generose dimensioni, ma per scelta dei tracciatori zone abbastanza fluide per non infierire sui piloti già compromessi dal caldo.Caldo che comunque non ha superato i livelli di Samolaco, complice una nuvola che proprio a mezzogiorno ha smorzato la calura del solstizio.Le zone tutte in bosco, per la gioia di Brambilla che preferisce un po’ di luce per le sue meravigliose foto, hanno aiutato i giudici a non soffrire e i piloti a sudare solo il giusto..Perchè da sudare c’era, ma più che altro per il timore di qualche discesa, soprattutto per la categoria dilettanti, non avvezzi a pendenze più marcate, ma comunque superate senza grosse difficoltà anche dal coraggioso Zucchi alla sua prima gara in assoluto, fratello del più noto Enrico che lotta per le prime posizioni del percorso giallo.Anche i punteggi dei primi classificati di ogni categoria si sono rivelati più bassi di quelli delle precedenti gare, più marcatamente per la categoria amatori il cui vincitore Mattia Ghezzi termina a due penalità totali conquistando il primo posto davanti a Claudio Rigamonti, che si giova della guidabilità delle zone e degli allenamenti intensi dell’ultimo periodo non potendo contare sulla piena funzionalità della sua schiena dolorante,Ottima prestazione per i due Luca dell’alto lago, Luca Mevio e Luca Conti, entrambi a 6 punti totali e parimerito anche nel conquistare il terzo gradino del podio, forse anche lor avrebbero gradito cimentarsi su percorsi più accidentati ma, visto che la bravura li accompagna anche in questa gara più guidabile è andata così.Splendido ritorno per David De Boni apprezzatissimo coordinatore delle attività necessarie per la riuscitissima gara di Samolaco, con 9 punti totali si piazza in questa dignitosissima parte della classifica, a contatti con gli atleti.In risalita il figlio d’arte Alessandro Arrigoni, seguito nientemeno che da Andrea Petrella, al primo anno di gare Trialario si trova già a mordere i talloni a piloti ben più esperti, segno evidente del suo impegno e dell’ausilio didattico del suo mentore.Troviamo subito sopra Augusto Balossi, ancora gravato delle penalità di partenza, e Gabriele Aldeghi.Vittoria di Alessandro Scaramella per questa prova Intelvese, davanti ad una conferma di Maurizio Zugnoni dodici punti contro i 14 del secondo, che anche questa volta e per poco sfugge al primo gradino, l’unico che quest’anno non ha ancora calcato.Splendida prestazione di Mauro Raschitelli, non solo per l’impegno nel tenere a freno il dolore alla spalla, ma anche perché senza i punti da retrocessione sarebbe stato lui il vincitore.Non meno spettacolare la prestazione di Sara Maffenini, con 17 punti totali stupisce gli organizzatori nel vederla così in alto, vedendola guidare e conoscendo l’impegno profuso soprattutto in questo ultimo anno si potrebbe essere meno stupiti ed anzi essere sicuri che Sara ha il podio nel mirino e le possibilità di riuscirci non sono così remote.Separati solo da un punto troviamo al quinto posto Agostino Tavaglione, vero esperto di traiettorie che non manca di lasciare ilk suo segno in questa classifica, e conquistando tra l’altro il primo posto nella over, e subito dopo Enrico Zucchi, autore di un ultimo giro a zero, prestazione splendida che non basta però a recuperare due errori di bandierina.Svantaggiati in questa gara i piloti dalla condotta molto rapida, dato che i primi a passare hanno dovuto confrontarsi con una spessa coltre di fogliame che i più sgamati hanno poi provveduto a preparare con i piedi.Se il percorso giallo ha prodotto delle novità, la categoria expert ha addirittura sorpreso.Assente Diego Righetto ci si sarebbe aspettati una vittoria di Denny Poncia, che invece termina terzo alle spalle di un non nuovo Macchè La Corte e del sorprendente Stefano Leoni, che dice di aver avuto uno sblocco emotivo alla gara di Samolaco.terminando con un totale identico a quello del vincitore.Prossimi al podio sono gli ottimi Maresi Cristian e Andrea Bianchini, avvantaggiati su un Ciciliani che appunto precede sulle zone ancora non calpestate i suoi avversari e termina in anticipo la gara tanto da godersi anche un quarto giro sulle zone dei rossi.Rientro con successo di Valerio Codega, conquista la prima posizione con tre punti di vantaggio rispetto ad un Fabio Macchè perfettamente a suo agio sugli ostacoli più grossi che invece impensierivano i suoi inseguitori.Decisamente più staccato, De Angelis rosicchia ancora una volta le posizioni limitando gli errori sulle zone più difficili dopo un paio di cinque che avrebbero potuto costargli il podio.Vicinissimo al podio è però Loris Riva, autore di un compostissimo uno alla zona tre, il cui sasso delle dimensioni di oltre due metri e mezzo (compreso l’invito) costringeva a premunirsi di un aiutante in caso di caduta.Intermittenti le belle prestazioni di Valerio Fantin, bravo nella guida ma svantaggiato dai punteggi mentre a patire il caldo sono state le motociclette di Bertassi e di Gatti, quest’ultimo addirittura fermato dalla rottura della ventola.Altraa sorpresa nella superpro, dove Zampieri termina vincitore recuperando alla grande le fatiche digestive della sera prima, davanti ad uno Svanella spesso più a suo agio proprio sugli ostacoli difficili ma colpito un paio di errori che non è più riuscito a recuperare.Molto allegro il clima della premiazione all’agriturismo Al Casel, con distribuzione di premi fino al quinto posto e premi estratti.Per obiettività citiamo anche quello che poteva andare meglio, molti concorrenti hanno faticato ad arrivare nella località di partenza, località che avrebbe dovuto essere ben nota ed era anche tra l’altro segnalata dai nastri di fettuccia, ma probabilmente per via del malfunzionamento dei navigatori gps anche chi era praticamente già arrivato è stato indirizzato oltre il bivio dove era segnalato l’imbocco della strada che portava alla partenza.Anche sul parcheggio della partenza ci sarebbe qualcosa da dire, se da una parte l’Amministrazione Comunale, nella persona del sempre validissimo e cordiale Assessore Molli, ha confermato il suo sostegno, altre situazioni logistiche che sembravano garantite fino al mese prima non sono state confermate.Questa mancanza di disponibilità ha priva il team organizzatore del parcheggio vicino all’agriturismo, del parcheggio nella cava sottostante e persino del passaggio pedonale tra la cava e la partenza, costringendo alla soluzione di ripiego..Fortunatamente, dopo il fastidio iniziale, questo non ha inficiato più di tanto lo svolgimento della gara che è stata grandemente apprezzata proprio nei suoi aspetti più tecnici grazie alla particolarità del luogo che il simpatico Bido, trialista locale, ha contribuito a preparare.