Una festa annunciata già nella giornata precedente la gara.
La tracciatura di questa competizione di chiusura del Trofeo Trialario 2017 è partita nel migliore dei modi, con ragazzi dinamici e molto volonterosi proprio determinati a far fare bella figura alla loro organizzazione e disponibili a lavorare in modo svelto per preparare rapidamente le zone tracciate.
Con persone come Mirko Combi, Maurizio Zugnoni “Zugno” e Andrea Foiadelli è stato già un piacere lavorare il giorno precedente la gara, oltremodo stimolati dalla varietà di ostacoli che offre il bosco di Colico, sopra Posallo, giusto all’arrivo del Sentiero del Viandante.
Ci sarebbero stati altri ostacoli molto allettanti, ma purtroppo erano troppo distanti tra loro e non adatti ad essere inseriti in una sola zona.
Coinvolti in un ambiente di quel genere ci siamo trovati a sviluppare le 7 zone in tempo record con un risultato che ha impressionato molto favorevolmente i piloti di tutte le classi.
Per completezza ed onestà dobbiamo dire che per la categoria blu avremmo anche potuto alleggerire un paio di zone, non perché fossero troppo difficili, infatti proprio tutte le zone sono state fatte a zero almeno una volta, ma perché facevano davvero un po’ paura e si sarebbe potuto metterle anche più difficili ma meno paurose.
Tra queste due zone c’era sicuramente la zona sei, in cui una roccia alta oltre 2 metri, inclinata a circa 70 gradi e con rincorsa di soli tre metri e mezzo costringeva ad uscire in impennata, appesi alla moto con il rischio di tirarsela in testa (l’aderenza c’era).
Ad uscire a zero da quest’ostacolo sono stati tutti i rossi e dei blu solo Fabio Macchè, che solo per questo si è meritato di vincere classe expert e trofeo, quasi imitato dallo splendido uno di Matteo Spreafico.
Ma complimenti anche a tutti gli altri che ci sono saliti, tra cui Bianchini e Borghetti, sicuramente non favorito dalla lunga sosta per l’infortunio al ginocchio di Cremia.
Il fatto che il percorso fosse particolarmente asciutto ha permesso di godersi una fantastica combinazione (quasi in tutte le zone), di rocce, lastre, radici, ramponi e curve in terra, con ostacoli, per tutte le categorie di ragguardevole dimensione.
Con grande attenzione alle finalità di spettacolo e sapendo dell’afflusso di pubblico, Andrea Fistolera ha realizzato una ottava zona indoor davvero emozionante, con ostacoli degni di essere fotografati anche per le categorie minori.
Sicuramente, se avessimo dovuto tracciare per il bagnato o l’umido metà di quanto si è visto in questa gara sarebbe stato improponibile, ma così è stato, si vede che il 2017 doveva finire alla grande e il bel gruppo dei ragazzi di Colico ha saputo fare onore all’incarico conferito.
La tracciatura dei percorsi giallo e verde ha avuto solo parzialmente l’effetto voluto, nel senso che le difficoltà che i tracciatori avevano visto sono state recepite solo da alcuni piloti, inaspettatamente pare che altri piloti, quelli di alta classifica abbiano capito subito come affrontare delle zone che i primi a passare faticavano molto a fare.
Il risultato di questo mix molto tecnico è stato di fare molta selezione tra i concorrenti di media classifica, nel senso che dopo i primi le penalità lievitavano considerevolmente.
La categoria dove questo è stato più evidente è stata la expert, dove dopo i primi due classificati i punteggi dal terzo in poi sono quasi raddoppiati senza che la differenza di livello dei piloti fosse davvero così esagerata.
Nella dilettanti e nella amatori, sebbene si fosse tentato di tracciare con ostacoli piccanti che potessero essere graditi a chi è atleticamente preparato, l’esperienza dei vecchi ha pagato ancora, sul primo gradino del podio troviamo di nuovo Tavaglione a 13 punti, stavolta perfettamente appaiato ad Albonico che a fine gara ha esattamente copiato tutti i punteggi del Tava.
Parimerito completo quindi perchè nel Trialario non si considera il tempo come scriminante.
Borghi chiude il podio che avrebbe potuto anche vincere perché anche lui finisce a 13 punti!!!! Incredibile.
Quarto e quinto sono Pedroncelli e un Bellati in rapida crescita, due giovanissimi entrambi a 20 punti.
Stratosferica Clara Machiavello, nei passaggi anche se non al suo miglior risultato si piazza alla nona posizione superata da Arrigoni, Poncia e un Carlo Formenti che finalmente in migliori condizioni di salute non solo finisce la gara ma la finisce tanto bene che se non avesse avuto le 21 penalità di handicap avrebbe stravinto con 4 punti in tutto.
Torna al comando della amatori Luca Acquistapace, che con l’ultimo giro a zero punti leva ogni dubbio sulle sue capacità, forse lo vedremo l’anno prossimo sulle zone blu dove questa bravura gli sarà utile.
Quattro punti in più e cioè a 12 totali si conferma ottimo pilota Walter Pedroncelli con la grande soddisfazione di battere di un punto Macchè La Corte, stabile inquilino della vetta del podio nelle ultime gare.
Fuori dal podio i piloti di lunga esperienza in questa categoria, Parolo fa però un’ottima gara arrivando quarto a poca distanza davanti a Balossi che sebbene lasciasse dietro di se una parte (non fondamentale) della sua Garelli (il silenziatore) ha lasciato a terra ben pochi punti e difatti avrebbe vinto senza i 10 punti di handicap.
Un altro pilota di esperienza, il mitico Raschitelli a suo agio in queste zone viene staccato all’ottavo posto da Rizzi e Burci, tutti e tre intorno alla ventina di punti ma i secondi due con una trentina d’anni in meno.
Molto particolare la gara della categoria expert, con una bruciante partenza di Macchè che macina uno zero dietro l’altro nel primo giro.
Sembrava però che nel secondo la sua supremazia potesse essere raggiunta, quasi alla fine del secondo giro De Angelis gli era arrivato ad un solo punto di distanza, un taglio di bandierina ed uno spegnimento per De Angelis hanno però ristabilito le posizioni di inizio gara ed alla fine, con sei punti di vantaggio, è Macché a vincere gara e campionato mostrando in finale di stagione un livello compatibile con la prossima categoria.
Emozionato dal pubblico di casa il bravo Foiadelli alterna ottimi passaggi a errori non proprio tipici della sua bravura, è comunque l’unico degli inseguitori a fare a zero il secondo sasso della zona 4.
Finisce in questa gara l’esilio di Spreafico, che sarebbe arrivato 3 senza gli handicap e che nel prossimo anno potrà tornare a calcare il podio.
Grazie alla sua tenacia ed al suo coraggio Bianchini è quarto a 10 punti da Foiadelli, 68 totali, sarebbe arrivato sicuramente meglio se avesse digerito un po’ di più gli ostacoli dell’indoor, dove ha lasciato 15 punti.
Spettacolo puro per la categorie Pro, dove tutti e tre hanno dovuto cimentarsi con roba seria, qualche ostacolo TR2 ha fatto la sua comparsa in queste zone senza peraltro scoraggiare né Ruga né Codega (di Goggia non abbiamo parlato perché il suo nome non è compatibile con la parola scoraggiare).
Scontata la vittora di Goggia, che sul sasso finale della 3 (da salire con un jump di un metro e 40) si permetteva di rimanere a ruota alta fino al sasso di discesa vediamo finalmente un Miki Ruga funambolico ma anche stabilissimo, chiude quindi Dino Codega che comunque non si è fatto mancar nulla in fatto di numeri e applausi.
Parlato delle classifiche è doveroso esaltare gli intervenuti, pubblico, seguidores, fotografi, organizzatori, tracciatori, che hanno fatto il giusto onore alla festa, alle torte ai brindisi con doccia di spumante per i vincitori (soprattutto Sonny Goggia, battezzato a vino e ribattezzato per la seconda chiamata al podio) per un totale di più di ottanta presenti alla festa finale.
Se la festa vera e propria sarà alla cena dell’11 novembre, questi festeggiamenti di Colico hanno perfettamente riassunto il clima dei questa splendida edizione del Trialario, condita in vario modo da premi e bellissime esperienze di agonismo e sport e in un qualche modo favorita dalla partecipazione non troppo alta di piloti.
Negli ultimi anni questa è l’edizione dove i piloti partecipanti sono stati il numero minore ma forse proprio per questo hanno potuto godere ancora di più dell’essere protagonisti di gare che hanno promesso e offerto uno spettacolo più intenso che in altre edizioni e con un grado di riuscita e di gradimento che in alcune occasioni è andato ben al di là di quello che l’organizzazione si aspettava.
Non possiamo quindi fare altro che essere felici di aver condiviso con voi, piloti, sponsor, giudici, tecnici e organizzatori, questa memorabile edizione 2017.