Un altro successo organizzativo è stato questa volta portato a compimento dal team di Piantedo che ha sfoggiato per l’occasione le nuove e coloratissime tute della squadra.
Una giornata molto calda ma ventilata, nulla di ché rispetto alla precedente gara di Alcenago, ha fatto da cornice a questa competizione tracciata per sottoporre ad impegno ancora maggiore tutte le categorie.
Se nei gialli e nei verdi i punteggi solo dei primi sono stati un po’ bassi, bisogna ricercare la causa nell’abilità dei piloti che non si sono lasciati impensierire dall’estrema varietà di ostacoli e di terreno. Anche se la giornata era asciutta, nei greti di torrente e ruscello chi pensava solo di fermarsi e ripartire sui sassi scivolosissimi doveva rinunciare all’ipotesi dello zero. I piloti della categoria verde e anche gialla in minor misura si sono, forse per la prima volta, trovati di fronte ad ostacoli spettacolari, anche se fattibili al prezzo di metterci un bel po’ di convinzione come le lastre granitiche della zona uno e i tronchi dell’indoor quasi 70 cm di diametro che per un verde non è affatto poco.
Sulla vetta della categoria gialla rimane quindi Danieli, pilota dalla guida estremamente sicura che ha già dimostrato di essere pronto per la successiva categoria come pure il suo inseguitore i cui stivali hanno toccato ben poche volte il terreno dall’inizio del campionato, terzo sul podio Malvestiti che sui torrenti scivolosi non ha nulla da invidiare agli atleti di ben 35 anni in meno.
Nel percorso, dove c’è bisogno di tecnica e fisico emerge ancora una volta Meloni, giusto reduce da un incidente in moto, che da quello che si è visto in gara non deve averlo sconvolto più di tanto. Alle sue spalle i sempre efficaci Pareti e Macchè, che cominciano a vedere la tabella porta numero sfumare verso il blu. Fittissimi gli inseguitori, in tre-quattro penalità si arriva dalla 4 all’ottava posizione, troviamo infatti Bassi, già Vincitore di trofeo negli scorsi anni e Garzetti, veterano delle gare valtellinesi che per pochissimo manca il podio anche questa volta, rimane però saldamente ancorato alle prime posizione della over. Comincia a farsi notare Giuseppe Valsecchi, pilota ufficiale Beta dei primi anni 80 che da quando ha dedicato un po’ più di tempo alla moto risale la classifica gara per gara.
Ancora maggiore convinzione era necessaria per la categoria blu sia per la dimensione degli ostacoli, che per l’agilità richiesta dai doppi gradini e argini di livello “rosso facile”, che non perdonavano chi sbagliava rincorsa. Naturalmente, quando il livello tecnico sale a questi punti, i piloti con handicap anagrafico non possono chiamare l’esperienza a difenderli dall’assalto dei giovani piloti, più fisicamente reattivi ed allenati.
Tre trialisti giovani ed allenati, di stirpe trialistica occupano infatti il podio della “Esperti”: Acquistapace, imprendibile su queste zone tecniche, Azzalini altro pilota a cui non hanno mai fatto paura gli ostacoli di un certo rilievo e Ruga, giovanissimo allenato all’agonismo da un certo Fistolera, che ha già indirizzato Sonny Goggia verso livelli notevoli.
Non bisogna però dimenticare che a fine campionato i blu over 40 saranno premiati in una categoria a parte, in questo caso sarebbe stato un fortissimo Giorgio Bellotti ad avere la meglio su Orlandi e Roberto Marelli Bellotti.
Discorso a parte per la tracciatura della categoria rossa con ben 5 zone tracciate a livello TR 2 del campionato italiano. Lo scopo di costringere i migliori di categoria ad impegnarsi al massimo è stato raggiunto a pieno e chi ha scattato qualche foto non rimpiangerà lo spettacolo delle gare di campionato italiano.
D’altro canto ben tre zone hanno rischiato di non essere superate da nessun pilota, infatti il primo giro le zone 3,5, e 6 sono state superate da un solo pilota, degno di nota è il passaggio alla sei di Fistolera che con un uno da brivido ha salvato appunto la zona 6 dove nemmeno Petrella e i piloti di casa Goggia e Gianoni erano riusciti a passare.
Dalla metà classifica in giù la convinzione non era più sufficiente ed anzi di fronte a certi ostacoli diventava difficile cercarla.
Per i rossi senza attitudine professionistica infatti la gara si giocava su 3 zone, quelle di livello rosso “normale”.New entry della categoria, Mancassola, ha dimostrato un’ottima padronanza della sua Beta giungendo 7° subito dietro a De Angelis, grazie ai 24 punti dell’ultimo giro.
La premiazione vede sul podio Fistolera Petrella e Gianoni, meritevoli di aver donato al pubblico numeri di alta acrobazia, altrettanto acrobatici ma meno regolari Zampieri, oggi al suo miglior risultato, Spreafico, e Goggia, quest’ultimo giunto F.T.M di 2 minuti.
Peccato l’assenza di Cattaneo, la cui vittoria non sarebbe stata scontata su queste zone.
Pietro De Angelis
1 Commento. Nuovo commento
Anche io sottoscrivo il commento di di Balossi.
Premesso che Augusto ha fatto il terzo posto lo scorso anno nella generale del trialario, questo è più che sufficiente per dimostrare come il suo momento di un ritiro non sia ancora maturo,
voglio far notare la tristezza nel vedergli fare le zone dei blu pur di dare un senso ad una gara di timbrature,
cinque per cinque meglio almeno guidare.
Se poi i piloti che sono passati alla zone 4-5-e6 con zero o uno sono ex piloti dell’italiano, bella soddisfazione, è come dire che qualcuno (Usain Bolt) ha corso i 100 metri in meno di 12 secondi.
Airoldi Claudio