Conclusa ottimamente la gara di Valbrona e dopo altre fatiche per la preparazione di questa famosa gara di Lasnigo eccoci qui, la domenica 5 agosto, presto alle 8 e trenta proprio su indicazione degli organizzatori che volevano finire il training e prima dell’arrivo del solleone ed essere con le gambe sotto il tavolo del Ristorante “da Elena”, che ha fornito la base per il raduno trialistico.
Sappiamo che il Cerry, Max Gatti e l’indispensabile giardiniere che ha poi anche fatto il giudice alla zona 3, avevano da tempo cominciato a liberare dagli sterpi i molti sassi che circondavano il sentiero che dal ponte di fronte al Ristorante porta a mezza collina.
Percorso studiato con le prescrizioni della comunità montana che continua a dimostrare la sua disponibilità ed apertura a questo sport, e cogliamo l’occasione per ringraziare.
Verso le nove hanno cominciato ad arrivare i piloti, alle 8 e trenta c’erano solo i più ottimisti mentre il Cerry era sulle zone a vedere cosa era rimasto praticabile dopo il violento temporale della notte.
Infatti, non tantissimo fango ma parecchio umido ha caratterizzato almeno 3 zone delle 5.
5 zone sono sì pochine, ma in questo caso, almeno per le categorie blu e rossa, il numero totale degli ostacoli raggiungeva almeno quello di una gara ad otto zone e forse lo superava anche.
Partiamo a raccontare la sintesi tecnica di questo training raduno, che non ha le caratteristiche formali di una gara ma in quanto ad ostacoli non si è fatto mancare nulla.
Bel clima di amicizia tra piloti partecipanti e spettacolo anche per il pubblico, amici dei partecipanti per lo più ed altri appassionati.
Nel percorso giallo, che avrebbe dovuto essere abbastanza banale per permettere anche alle moto d’epoca di muoversi agevolmente, c’erano alla fine solo due zone di agevole percorso, le altre tre richiedevano un impegno discreto anche per quelli che in gara stanno vicino ai primi posti della dilettanti trialario.
Il punteggio minore lo fa quindi Fantin, giovanissimo ma anche allenatissimo e che spesso vediamo ricevere i consigli di Balossi in gara, con 8 totali.
Grande lotta per il secondo miglior punteggio, ben tre i partecipanti a nove punti, con più zeri degli altri è Azzoni, unico autore di un giro clean, poi Valsecchi (che rientra da un lungo stop per problemi a un ginocchio) e un ottimo 9 totale anche per Rabacchin.
Di quest’ultimo si deve dire che porta in zona quasi il quadruplo degli anni di esperienza del giovane Fantin ed in sella ad una Honda Montesa con tali e tanti particolari tecnici all’avanguardia da stare per un ora a studiarla senza annoiarsi, oltre alla moto “speciale” Rabacchin si è fatto notare per la disinvoltura con cui sposta il posteriore, tecnica non proprio scontata in quella categoria ed età.
Più staccati l Dottor Molteni e Ezio Permunian, sicuramente non avvantaggiati dal bonus “anni di esperienza”.
Da dire in quella categoria c’è anche la presenza di una splendida Yamaha di inizio anni ’80, il cui pilota indossava anche una indovinatissima tuta realizzata in tinta con la moto.
IL percorso verde ha accolto molti piloti, amatori che hanno preferito il loro livello e dilettanti che hanno deciso di provare il livello più alto, quello degli amatori appunto.
Qui diventava necessario saper spostare anche la ruota dietro ed il numero di ostacoli e di curvette ha causato anche delle cadute per la stanchezza accumulata durante la zona, su ostacoli che se non fosse stato per la stanchezza ed il caldo di problemi non ne avrebbero creati proprio.
Ad uscire meglio da questo mix di zona lunga e caldo è Umberto testa, che si permette persino di fare un totale di un punto più basso di Pomi (il mattatore della dilettanti trialario), segue Borghetti un po’ staccato, ma di solito è più a suo agio su ostacoli più alti.
Sul percorso Blu ci provano Raschitelli e Prandi, dove quest’ultimo molto soddisfatto della sua Vertigo, riesce ad uscirne con dieci punti in meno del Raschi (che però ha quasi venti anni in più che sulle zone lunghe si sentono davvero molto).
Ottimo punteggio per Macché nei rossi, giunto a Lasnigo con altri due amici come un team ufficiale e tre Beta fiammanti come fresche di fabbrica.
Decisamente più basso il suo totale con 19 mentre più simili i punteggi di De Angelis su jotagase Bonvini a 32 e 34.
Ritiro per Vitari che ha ceduto al caldo ma solo dopo aver fatto uno splendido zero alla lunghissima zona tre (di questa zona c’è forse qualche video sulla pagina di facebook del team triangolo lariano).
Cotti letteralmente, con un po’ di ritardo sul previsto proprio per l’impegno che questo training ha comportato, tutti quanti hanno goduto dell’ospitalità del ristorante Da Elena.
Vista l’ottima riuscita e nel tempo che si dovrà aspettare per la prossima manche trialario chissà che il Cerry e Max Gatti non organizzino qualche altro evento.