Apprezzatissima sotto molti punti di vista anche questa gara, sebbene la tracciatura non avesse previsto tutta un aserie di ostacoli scivolosi, che si sono andati ad aggiungere a quelli che facevano già un po’ di selezione.
A disorientare invece i tracciatori c’è la notevole crescita tecnica dei piloti, soprattutto della categoria dilettanti.
Alcuni ostacoli che a colpo d’occhio erano stati inizialmente previsti per il percorso verde sono stati dati da fare ai dilettanti che saluvano in modo composto e senza lasciar penalità sul dislivello.
Più problematiche sono state le salite sconnesse e le contropendenze di cui, grazie all’enorme disponibilità di ostacoli, l’area Castellino era generosa.
Partiamo però dall’origine di questa trasferta camuna.
Desiderosi di tornare ad organizzare qualche evento di medio livello, i “colleghi” della compagine trialistica della Valcamonica hanno colto al volo l’occasione di ospitare una gara di Trialario, che è un campionato ormai noto anche a chi non ha mai partecipato.
Non che fossero alle prime esperiene organizzative, sotto la guida di Giandomenico Bressanelli, sulle stesse zone sono stati organizzati diversi campionati italiani, un Trial delle Nazioni ed un camponato Mondiale e di ostacoli ce n’è davvero da vendere.
La parte difficile è contrastare l’assalto dei rovi, che nelle zone soleggiate riescono a nascondere anche lastre di cinque e più metri.
Ed è grazie ai pochi attivissimi soci dell’area, tra cui il giovane Federico Piali, presidente del sodalizio, Franco Zani con il suo fido collegha
che le zone sono state liberate.
Anzi, ci è davvero dspiaciuto non utilizzare tutte le aree che erano state preparate, e la scelta è stata fatta per dare più varietà al tipo di ostacoli.
Comodissima ed estremamente efficiente l’ospitalità offerta dal ristorante Castellino, dove a spese dell’organizzazione sono stati ospitati i piloti che ne hanno fatto rischiesta, mentre a chi non fruiva del servizio è stata regalata l’iscrizione alla gara.
Tornando alle zone ed alla vera e propria gara… veri protagonisti sono stati i piloti dei percorsi gialli e verdi che si sono trovati a far fronte a zone davvero molto estese, varie e particolarmente coreografiche rispetto a quelle trovate fino ad ora.
Messi in difficoltà soprattutto da lastre e salite scivolose, hanno facilmente superato quei muri e roccioni che sembravano essere il punto critico della zona, salvo poi trovarsi a mettere il piede dove la roccia, davvero ruvida e con molto grip se non sporca di fango, cambiava inclinazione costringendo a manovre.
Davvero molto preparato per queste manovre è stato Lorenzo Bettiga, che sempre di più raccoglie i frutti dell’allenamento costante alla Scuola Fisto unita all’energia di gioventù, chiude con solo 20 punti, giusto uno in meno di Bellati, autore di un splendido giro a 4 penalità, giusto prima che il percorso peggiorasse, tanto che il terzo giro si è dovuto accontentare di 8 penalità.
Chiude il podio con 28 totali Giorgio Del Pero, sul suo Fantic 301.
Per poco fuori dal podio, e forte anche sul tecnico Tavaglione precede per gli zeri il giovanissimo Alietti a 32 punti e di un altro piccolo punto il sempre forte Pedroncelli.
Ottimo punteggio anche per Zugnoni a solo 4 punti dal podio.
Tiene la prestazione di Molteni, anche lui vicino ai primi davanti a Valsecchi che nonostante il buon punteggio non replica il podio di Samolaco.
Tra le ladies sorpresa per Sara Maffenini , 12^ di categoria, che si dimostra fortissima anche con il caldo e grazie alla grinta quanto mai indispensabile su questo tipo di zone precede di 5 penalità Clara Macchiavello che invece era abbastanza debilitata per una grossa fetta di gara.
La Amatori è stata la categoria che ha maggiormante patito il ricoprirsi di fanghino di alcuni astacoli, tanto che per mantenere la prestazione ad un certo livello anche i migliori hanno dovuto aumentare l’intensità dell’impegno percè alcune zone sono peggiorate invece che migliorare.
Categoria Amatori quindi davvero impegnativa e dominata da Svanella con 36 punti, ed una gara molto regolare mentre la prestazione di Mattia Ghezzi all’ultimo giro lo avvicinava davvero alla vittoria, tanto che con 15 13 e 10 finisce a 38 totali. Paolo Ruffoni è il primo degli inseguitori a 42 punti ed appena fuori dal podio un compostissimo Capelli dimostra in classifica quello che è stato il suo impegno in gara sulle difficili zone di Darfo.
Sempre tra i primi Aldeghi conferma la sua capacità anche sui percorsi duri con 48 punti seguito da Robba con un punto in più.
Decisamente più avanti con l’età ma bravissimo anche sul difficile Marelli Bellotti riesce con 53 punti a piazzarsi davanti a Basile e a Pomi, che forse per il caldo esce dalle ultime posizioni per un terzo giro troppo pieno di penalità dopo più di metà gara tra i primi.
Hanno girato anche molto forte Capelli e Aldeghi
Discorso particolare invece per la expert, dove Salvagni torna alla categoria dove si sarebbe iscritto all’inizio, conquistandola con 19 punti totali.
Al secondo posto De Angelis finisce una gara qiuasi senzai errori ma con le 10 penalità di partenza termina a 21 totali.
Qualche sbaglio di traiettoria e la rinuncia ad affrontare la terribile discesa della zona 3 privano Delli Paoli del vantaggio di 10 penalità su De Angelis ma non del terzo posto con 31 punti.
Maggiore il divario trai primi 3 piloti e gli inseguitori, dove il giovane Riva è il primo a scontare le conseguenze della comparsa di Salvagni tra gli expert.
Grande è stato l’impegno degli altri piloti expert che su queste difficili zone confermano benchè con punteggi elevati la loro superiorità tecnica rispetto ai piloti della amatori.
A partire da Mevio e Gatti, tutti quanti hanno saputo tirare fuori coi denti splendidi passaggi ma non sempre avevano la forza per ripeterli con il percorso che in molte parti peggiorava per via del fango portato sui sassi.
Molto agguerrita la lotta nella categoria Pro, vinta da Cattaneo grazie al recupero dell’ultimo giro e solo per gli zeri su un fortissimo Ruga che ha il merito di aver passato due volte la viscida zona sei, con una parete inviolata dagli altri.
Fuori tempo massimo per poco più di un minuto, sarebbe arrivato terzo Pizzini con la sua guida elegante e 32 punti totali.
Occupa quindi il terzo posto l’allenatissimo Poncia, già reduce della vittoria nella gara di campioanto italiano a Gerola.
Bravissimi anche Codega e i suoi inseguitori ma evidentemente svantaggiati dalla difficoltà delle zone evidenziatasi più alta del previsto a causa del non completo asciugarsi di alcuni ostacoli.
Gara calda quindi, spettacolarissima come testimonieranno le riprese e davvero coreografica, non poteva quindi mancare il pranzo finale per giudici e piloti che erano riusciti a finire con discreto anticipo, grazie all’efficientissima cucina del Ristorante Costellino. Ricche premiazioni anche per i giudici sempre grazie ai prodotti Angelo B. forniti dallo sponsor Luca Valsecchi e per i piloti con l’estrazione delle 2 gomme anteriori.
Fortunati per il clima dopo una tracciatura sotto la pioggia non resta che dire che questo è un posto dove ci piacerebbe tornare.