Pubblichiamo increduli quanto ci invia Oscar Malugani, da sempre impegnato su vari fronti per il bene ed il progresso dello sport motociclistico ed in particolare il Trial che ci sta tanto a cuore…
A voi ogni considerazione…
Di certo quanto accaduto dimostrerebbe (condizionale) quanto disprezzo un ente (FMI) deputato per statuto alla promozione del Trial esprima nei confronti di chi da sempre, con assoluta evidenza, si occupa di perseguire tale scopo. A meno che non sia frutto della “maldestria” di uno solo o di pochi membri, per quanto di alto livello nell’organigramma FMI, ed in tal caso ci aspettiamo qualche cenno di dispiacimento per l’accaduto da parte delle più alte sfere di tale ente.
In alternativa prenderemo atto che tale atto di sfregio e disprezzo, in particolare nei confronti miei e di tutti i membri dello staff, i simpatizzanti e piloti Trialario, è condiviso da tutta la FMI.
Dr. Luigi Schiavi
Pres. Trial Team Millepiedi
Fondatore Trialario Team e Trofeo Trialario
…aver paura di una maglietta!
A dire il vero non mi era mai capitato, ma non me lo aspettavo nemmeno dopo tanti anni di frequentazioni delle gare di trial non solo da appassionato ma anche come commentatore. “Aver paura di una maglietta” fa davvero pensare perché il mondo del trial ha bisogno di ben altro per crescere, non certo di una maglietta con un logo che a qualcuno poteva essere indigesto. Ma quanto è successo in Valsassina ha davvero superato ogni limite e chi ne è stato protagonista deve solo fare un bagno di umiltà. Venerdì giorno prima della Gran Premio d’Italia accompagno in valle un amico che lavora come operatore televisivo come freelance per Mediaset e Sky per chiedere un pass per i due giorni del mondiale, così dopo averlo ricevuto ci si ferma nei pressi del paddock per parlare del lavoro da fare. Ad un certo punto ricevo la telefonata imbarazzatissima da parte presidente del club organizzatore che mi chiede che l’operatore che sta con me deve cambiare la maglietta solo perché c’è la scritta Trialario. E’ evidente che qualcuno ha intimato all’incolpevole presidente di fare questa telefonata al mio cellulare. Io per la grande amicizia che mi lega al moto club, chiedo al cameraman di sfilarsi la maglia e sostituirla. Ma dentro di me mi chiedo “dove siamo arrivati!” li c’era scritto Trial, nessun logo di Asi o altro ente, solo Trialario. Qui sorrido perché dopo essere stato negli anni a contatto con il cav. Allemandi , Gino Caprioli, Francesco Lunardini, Giulio Mauri Albino Teobaldi e di nuovo Francesco Lunardini queste cose non mi sono mai capitate e di gare di trial e Gran Premi d’Italia ne ho visti tanti e commentati tanti, ma a volte nella vita bisogna saper essere “cavalieri” non solo di nome ma anche di fatto, perché aver paura di una maglietta è proprio toccare il fondo.
Ossequi a tutti
oscar malugani