Eccoci a fine stagione, una celebrazione degna di quella splendida stagione che è stata quella del 2017 ha appunto coronato la conclusione degli riuscitissimi eventi agonistici e di intrattenimento.
Una stagione, secondo l’opinione di chi scrive, che a livello tecnico ha superato quelle, già ottime degli ultimi 2 anni.
Come ovviamente accade, tutti possono sbagliare e qui e là a tutti capita, ma, anche grazie all’aiuto del meteo in alcune occasioni, quest’anno è stato davvero splendido come organizzazione e percorsi; se c’è stato un problema di acqua lo è stato in una gara che, grazie ad opportune modifiche di tracciato e a scelte sagge fatte all’ultimo momento da Giorgio Del Pero è stata apprezzatissima anche con il freddo.
Un pizzico di fortuna ci ha aiutato anche sulla disponibilità dei ragazzi che hanno contribuito alla tracciatura, frequente il contributo di vari componenti del team mountain trial, ma anche del triangolo lariano e per chiudere ma non meno importante dei ragazzi di Colico, tutti dinamici e collaborativi.
La professionalità di Andrea Fistolera è diventata ovviamente più incisiva e non c’è da sorprendersi che averlo nei pressi durante l’organizzazione stia dando i suoi frutti, è ovvio che chi organizza in toto tutto un campionato riesce a cucirne le caratteristiche in modo che sia in armonia con i suoi partecipanti, il più possibile per lo meno.
Con tutti questi punti a favore riusciamo a spiegarci come mai, per le gare di Trialario in terreni aperti, per trovare competizioni un po’ meno riuscite si deve tornare a qualche anno fa, quando non sempre c’erano tutti questi aiuti o anche noi non eravamo così decisi nell’organizzare gare lungo questa filosofia del divertirsi in sicurezza.
E gli iscritti?
Sono stati in diminuzione, ma non possiamo dimenticare alcuni fedelissimi che hanno sempre presenziato in tutti questi venti anni di millepiedi e quattordici di Trialario e, cosa che ci ha fatto molto piacere, parecchi volti nuovi che si avvicinano al Trial agonistico proprio sui nostri campi di gara.
Seppur meno piloti degli anni scorsi, ancora più fortunati a potersi giovare dei benefit destinati ad un numero maggiore.
Certo, se ci fossero stati cento piloti alla gara di Pietramurata (dove i partecipanti avevano l’albergo e la cena offerti dall’organizzazione), ci sarebbero state meno risorse per i successivi eventi, ma così è stata ancora più notevole la cena di chiusura.
Del fatto di non doverci preoccupare del numero degli iscritti possiamo ringraziare i nostri sponsor, fare delle belle gare è per fortuna un obiettivo di maggior soddisfazione e un grande numero di concorrenti non sempre aiuta e aumenta anche quello degli imprevisti e delle difficoltà, con il rischio, tra l’altro, che se si sbaglia una gara con tanti iscritti sono poi troppe le persone ad essere scontente.
Se comunque si tornerà ai 110 piloti di qualche anno fa, credo che si saprà gestirli nel migliore dei modi come già è successo nelle gare di Cremia o Cortenova, entrambe riuscitissime.
E la cena?
La famosa compagine del Ristorante “La Casupola”, ha offerto una presentazione di alta classe accompagnata da una gestione d’eccellenza e ci ha ospitato nel più elegante dei modi.
Il saloncino per gli aperitivi è stato riempito dai 140 invitati prima della cena in sala, interrotta solo da brevi intervalli per rapide interviste degli ospiti più attesi.
Tra questi, due fedelissimi sponsor, entrambi trialisti del celebre e numeroso trialteammillepiedi, titolari della Meccanica Muttoni e della Meccanica Lafranconi, l’importatore della Jotagas, Stefano Sigot, appena arrivato dalla Fiera del ciclo e motociclo e Luca Petrella, ingaggiato poi per premiare li vincitori delle categorie minitrial che speriamo vengano da lui ispirati.
Servizio impeccabile, vino e libagioni di qualità come si conviene ad una struttura di quel livello, hanno accompagnato i commensali lungo la serata che si è sviluppata ricchissima.
Interventi, premiazioni ufficiali per i primi tre di tutte le categorie che hanno raggiunto la quota minima di partecipazione e tanti tanti regali per questo ventennale in grande stile.
Pneumatici per i piloti, prosciutti crudi interi per alcuni giudici (per altri un cesto di enormi proporzioni), orchidee dentro un vaso in ceramica marchiato trialario per i giudici in rosa, splendidi trofei per i premiati, magliette personalizzate insieme al cesto per gli sponsor intervenuti, tanta tanta roba.
A riempire questa già ricca serata, proprio per festeggiare i 20 anni, due cabarettisti della scuola milanese, come milanese era il loro spirito comico, hanno fatto durare un attimo i 50 minuti del loro show… torta celebrativa e saluti.
I saluti non sono durati molto, alcuni si sono resi conto di essere un po’ stanchi, è solo allora che abbiamo guardato l’orologio, era passata l’una e non ce n’eravamo accorti… come vola quando ci si diverte!